Con montante nervosismo ho letto, uno dopo l’altro, i dieci punti di Galli della Loggia per la rifondazione (lui la chiama “nuova identità”) del PD (lui dice “della sinistra”: così Bersani non si offende).
Non mi aspetto mai molto da EGDL, ma qui c’è davvero poco, e quel poco fa girare i cosiddetti. Si parte, pensiamo un po’, dal “non possiamo non dirci cristiani”. Che originalità. Si prosegue con il recupero della cultura italiana, orientata “in senso comunitario, multietnico e internazionalista ma non già multiculturale e cosmopolita”. Dice proprio così, posso giurarlo sulla Bibbia. Prosegue con una breve filippica contro gli evasori fiscali, affiancata a una richiesta di imposta patrimoniale, che risolverebbe il problema. Per i giovani, servizio civile obbligatorio. Per risolvere il problema dei flussi migratori, soldi ai governi africani (probabilmente da versare direttamente nei conti svizzeri dei dittatori). Infine, una manciata di leggine costituzionali.
Mai, neanche di striscio, si accenna alla pubblica amministrazione. Va bene così, perché toccarla?
Ma forse è l’unico elemento di realismo: se si scontentassero anche le rendite di posizione, deve aver ragionato EGDL, chi voterebbe la Nuova Sinistra?
Rispondi