Archive for ottobre, 2021

29 ottobre 2021

Tanti piccoli virologi appassionati di logica



28 ottobre 2021

Sempre meglio che litigare sui vaccini

27 ottobre 2021

Cambiamento climatico

CCI27102021

22 ottobre 2021

(…)

Questo editoriale di Paolo Mieli è apparso ieri sul Corriere della Ser(x)a.

Ultimamente, l’autore ha dato alcune prove di non essere sempre nel pieno possesso delle sue facoltà. Non resta che sperare che questo sia uno dei casi. Però c’è un direttore, e anche un editore. In ambedue nutriamo la massima sfiducia.

20 ottobre 2021

Quei conti senza il voto

di Paolo Mieli

Molti vorrebbero mantenere la situazione immutata e i più sono animati dalla preoccupazione che un assetto governativo diverso da quello attuale precipiti l’Italia nel caos

E se decidessimo di non votare mai più? C’è un’Italia che in modo ogni giorno più esplicito auspica un futuro post elezioni politiche con assetti più o meno simili a quello attuale. Mario Draghi dovrebbe restare a Palazzo Chigi per il resto dei suoi giorni, meglio se sostenuto da una maggioranza più profilata. Viene evocata, a tal fine, la formula «Ursula», cioè l’intero centrosinistra (grillini inclusi) con l’aggiunta, complementare, di Forza Italia. Sostengono, i fautori di questa ipotesi, che centrodestra e centrosinistra da soli e devastati da litigi non sarebbero all’altezza dei compiti incombenti sul futuro governo. Perciò, con l’introduzione di un sistema proporzionale, si potrebbe ottenere che nessuno dei due fronti conquisti la maggioranza dei seggi e, di conseguenza, pronube le «forze» di centro, si ricongiungerebbero i partiti che nel luglio del 2019 votarono per la von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Tutti assieme darebbero vita ad un esecutivo assai simile all’attuale che però escluderebbe la Lega e sarebbe così dotato della stabilità adatta ad affrontare un quinquennio che si annuncia pieno di occasioni ancorché assai complicato. Beninteso il tutto — e lo si dice esplicitamente — dovrebbe restare sotto la guida di Draghi. Secondo questo schema gli italiani voterebbero sì, tra un anno o due, per le politiche, ma l’effetto delle elezioni sarebbe, per così dire, fortemente mitigato. Di fatto la consultazione servirebbe solo a ridefinire le quote ministeriali dei partiti di maggioranza. Per il resto tutto resterebbe com’è stato deciso prima del voto. Anzi, come è adesso.

È un’idea molto interessante che — è evidente — ha come presupposto un sincero afflato di apprezzamento per l’opera dell’attuale presidente del Consiglio. Anche se tra i sostenitori di questa prospettiva si può scorgere qualcuno che, nel nome della luminosa prospettiva, intende più prosaicamente ostruire la strada che tra gennaio e febbraio 2022 potrebbe portare Draghi alla presidenza della Repubblica. Ma i più — tra i quali molti che furono ultras del maggioritario, diventati ora combattivi proporzionalisti — sono davvero animati dalla preoccupazione che un assetto governativo diverso da quello attuale precipiti l’Italia in un caos. Una confusione inadatta ad accogliere e gestire i fondi provenienti dall’Europa per una felice ripresa dopo la depressione pandemica.

22 ottobre 2021

Corte costituzionale – sent. 85/2013

«Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri. La tutela deve essere sempre «sistemica e non frazionata in una serie di norme non coordinate ed in potenziale conflitto tra loro» […]. Se così non fosse, si verificherebbe l’illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe “tiranno” nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignità della persona».

«Per le ragioni esposte, non si può condividere l’assunto del rimettente giudice per le indagini preliminari, secondo cui l’aggettivo «fondamentale», contenuto nell’art. 32 Cost., sarebbe rivelatore di un «carattere preminente» del diritto alla salute rispetto a tutti i diritti della persona. Né la definizione data da questa Corte dell’ambiente e della salute come «valori primari» […] implica una “rigida” gerarchia tra diritti fondamentali. La Costituzione italiana, come le altre Costituzioni democratiche e pluraliste contemporanee, richiede un continuo e vicendevole bilanciamento tra princìpi e diritti fondamentali, senza pretese di assolutezza per nessuno di essi. La qualificazione come “primari” dei valori dell’ambiente e della salute significa pertanto che gli stessi non possono essere sacrificati ad altri interessi, ancorché costituzionalmente tutelati, non già che gli stessi siano posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto. Il punto di equilibrio, proprio perché dinamico e non prefissato in anticipo, deve essere valutato – dal legislatore nella statuizione delle norme e dal giudice delle leggi in sede di controllo – secondo criteri di proporzionalità e di ragionevolezza, tali da non consentire un sacrificio del loro nucleo essenziale».

21 ottobre 2021

Ecco

La libertà al di là della retorica della libertà

di Andrea Zhok

Pubblicato il 21 ottobre 2021 alle 12:39

Ieri, stremato dall’ennesimo scempio argomentativo ascoltato nell’ennesima discussione su Green Pass e dintorni avevo pensato di provare a redigere (di nuovo) una sorta di vademecum con domande e risposte, magari solo per un senso di ordine mentale. Tuttavia ho l’impressione che siamo oramai andati oltre il livello in cui questo livello di ragioni poteva avere preminenza. Se non hanno attecchito a sufficienza da due mesi a questa parte, oramai siamo arrivati ad un livello ulteriore.

Sul piano di merito al di là dei mille argomenti di dettaglio in cui ci si può perdere, per stabilire l’illegittimità del Green Pass nella sua versione italiana bastavano due argomenti, semplici, e che chiunque avesse fatto un minimo sforzo di approfondimento poteva acquisire subito.

Per definire sul piano scientifico l’illegittimità del GP basta stabilire che:

1) anche i vaccinati contagiano;[1]

2) nessuno è nella posizione di garantire la piena sicurezza dei preparati da inoculare ora in uso.[2]

21 ottobre 2021

Allora è vero.Il denaro non dà la felicità

19 ottobre 2021

Radical chic vittoriane

Articles by Karl Marx in The People’s Paper

The Duchess of Sutherland and Slavery


Published inThe People’s Paper, No. 45, March 12 1853;


London, Friday, January 21, 1853 — During the present momentary slackness in political affairs, the address of the Stafford House Assembly of Ladies to their sisters in America upon the subject of Negro-Slavery, and the “affectionate and Christian address of many thousands of the women of the United States of America to their sisters, the women of England”, upon white slavery, have proved a god-send to the press. Not one of the British papers was ever struck by the circumstance that the Stafford House Assembly took place at the palace under the Presidency of the Duchess of Sutherland, and yet the names of Stafford and Sutherland should have been sufficient to class the philanthropy of the British Aristocracy — a philanthropy which chooses its objects as far distant from home as possible, and rather on that than on this side of the ocean

19 ottobre 2021

Il futuro

Jacob Ochtervelt (Rotterdam 1634 – Amsterdam 1682 ) A CHILD AND NURSE IN THE FOYER OF AN ELEGANT TOWNHOUSE, THE PARENTS BEYOND 1663 (collezione privata)

18 ottobre 2021

CRT spiegata al popolo