Archive for settembre, 2022

27 settembre 2022

Amarcord

Passate le elezioni, è tempo di dare la stura a un ricordo recente. Un mesetto fa scrivevo questo breve post:

Enrico, prendimi con te

Lo so che non succederà, ma credo sinceramente che il sig.Letta dovrebbe prendermi come consulente elettorale. Non è che io abbia grande esperienza di collegi e di voti di scambio, ma sono in possesso di robusto buon senso, merce che sembra rara dalle parti del PD. Prendiamo i casi di Monica Cirinnà e Pierferdy Casini. La prima dice di essere stata candidata in “territori per cui io non sono adatta”. Se lo dice lei, deve essere vero, se no non avvierebbe la campagna elettorale con una manifestazione di disprezzo per i suoi potenziali elettori. Il secondo viene imposto ai disciplinati elettori bolognesi del PCI con la surreale intimazione “votate Pierfurby, se no vincono le destre”.

Ecco: se io fossi il consulente del nipote meno dotato di Gianni Letta, gli consiglierei una semplice inversione: Casini nel collegio assegnato alla Cirinnà, che non so quale sia, ma se è inadatto a Monica è sicuramente adatto a Pierfurby. A Bologna, invece, manderei un esponente della famiglia Cirinnà: il cane, più versato alle campagne elettorali in quanto esperto di fundraising.

Questo all’apparenza innocuo testo, e in particolare le parole grassettate, scatenavano le ire del noto sig.Topo, il quale si produceva nel seguente pregevole pippone:

Uno penserebbe: quelli come Olympe ed Erasmo (ma il web è pieno di questo genere di tartufi), che mostrano di saperla lunga e posano e si spremono per darsi un tono erudito, assai più su della loro effettiva erudizione, senza temere di apparire astrusi, ogni volta che faticosamente defecano un post o un commento sui blog, quelli sempre ben attenti a non cader nel banale buon senso comune, quelli che danno ma piuttosto amerebbero solo dare l’impressione di distinguersi anni luce dai comuni mortali commentatori del web, manco fossero loro oro e gli altri merda, quelli che cominciarono già da piccoli a rifiutare il concetto di uguaglianza dei diritti per l’inconfessabile passione per la prima fila e il privilegio più odioso, perché loro …, perché loro si sentono pari e patta con “… quel segnor de l’altissimo canto / che sovra li altri com’aquila vola”, mica cazzi, e davanti a loro etica, giustizia e diritto devono cedere il passo e andare a farsi benedire …. sì, insomma, di certo loro non troveranno – immagineremmo noi – alcun soggetto politico degno della loro aulica infallibile considerazione, rimanendosene nella loro splendid isolation, sull’alto e inaccessibile nido, fra i più vertiginosi sbalzi di rupi, fieri della nobile anarchia, conseguenza della saggezza e dell’intelligenza che rifiutano ogni compromesso.
E invece no. Sapete invece chi è che piace a loro, ai due raffinati elucubratori del web? Loro provano grande ammirazione per quell’imitatore da festa paesana di Andreotti, per quel ratto di fogna mafiosa che anche a Iago susciterebbe profondo ribrezzo, per quel mestatore da strapazzo che risponde al nome di Gianni Letta. Quello sì che ci caverebbe dalla nostra tragica situazione, vero? Magari assieme a Nordio e alla Meloni, a Urso e Tajani, a Gasparri e alla Casellati, perché no? Mica avevamo tutti questi problemi, mica girava tutta questa incompetenza e come si stava bene quando c’erano certi ceffi al governo, eh?
Alla fine dal sen ti è fuggita, Erasmuccio: sei uno ziolettista? Ma non è che mi sia mai immaginato di meglio, beninteso.

Ho atteso il 26 settembre per non influenzare le tue decisioni, ma adesso te lo posso rivelare, Topo: non sono uno ziolettista. Mi va bene il nipote, perché chi fa danno al PD è un mio amico.

20 settembre 2022

Le ragioni del crollo dell’impero romano

Adriano Prosperi, Dalla peste nera alla guerra dei trent’anni, Einaudi

16 settembre 2022

Phastidio. Nome ben scelto

Lui prova fastidio per quelli che hanno passato la vita a somatizzare e denunciare l’imbastardimento della sinistra e il suo asservimento ai “padroni”. Tutto l’articolo è un prendersela con il populismo di Conte che fa presa sui poveracci.

Nessuno potrà mai accusarmi di essere un bimbo di Conte, però mi domando: se il PD fosse un po’ meno il partito delle attempate signore di buona famiglia, con un occhio ai Tabacci e ai signori di Davos, ci sarebbe bisogno di aver paura dei voti dei poveracci?

12 settembre 2022

Siamo in pochi

È il quinto movimento del Requiem Tedesco, dove giganteggia l’accoppiata Furtwaengler – Schwartzkopf. Siamo in pochi a apprezzare.

V – SOPRANO E CORO
Ora siete nella tristezza; ma io vi rivedrò ancora,
e il vostro cuore tornerà gioioso, la vostra gioia nessuno potrà togliervela.
(Vangelo San Giovanni XVI, 22)

Vedi anche https://erasmodue.wordpress.com/2018/02/18/1413/

8 settembre 2022

(…)

Felice Casorati – Beethoven, 1928

8 settembre 2022

Cherrypicking, ovvero: le quattro stronzate del sig.Cerasa

Al direttore – Temo che i provvedimenti allo studio per ridurre l’uso del riscaldamento domestico e, di conseguenza, il consumo di gas siano inefficaci se non addirittura dannosi. In caso di freddo, non potendo usare il riscaldamento a gas, si useranno radiatori, stufe e stufette elettrici, per cui si consumerà meno gas per il riscaldamento mapiù gas per produrre elettricità. Senza contare il sovraccarico della rete e conseguenti blackout. Temo si debba davvero confidare in un clima Mite.

Buona giornata.

Paolo Martinengo

Quattro cose servono, con urgenza. Tetto al prezzo del gas. Disaccoppiamento del costo dell’energia elettrica dal costo del gas. Un fondo europeo per prevenire l’eventuale ondata di disoccupazione (modello Sure). Misure tampone per consentire alle aziende (e magari anche alle famiglie) che finiscono in rosso a causa delle bollette alte di avere un sostegno dallo stato in grado di non farle andare in rosso. Più Europa, più velocità, più incisività ma senza rinunciare a combattere per difendere la nostra libertà a colpi di sanzioni contro i regimi sanguinari.

7 settembre 2022

Da leggere (non ho detto votare)

5 settembre 2022

Campagna elettorale

Cottarelli: C’è entusiasmo ma c’è anche chi mi contesta: mi fermano e mi dicono che un tempo votavano il Pd e adesso non lo faranno più o non lo sanno.

E lei cosa risponde?

Più che altro ascolto i cittadini che mi fanno domande su cosa vuole fare il Pd sul prezzo dell’energia e sulla recessione: io spiego le nostre posizioni.

Ma perché non vi votano più fuori dalle Ztl?

Non sono un sociologo ma per due fattori. Ha molto più successo chi propone di dare soldi subito alla gente rispetto a chi propone programmi di medio periodo che però ottiene più risultati, come il Pd. E poi anche l’immigrazione: c’è la paura dell’immigrato e allora uno vota qualcos’altro. Le racconto una cosa…

Prego

L’altro giorno in una balera mi hanno detto che continuiamo a dare soldi agli immigrati invece che ai pensionati. È una mancanza di comprensione del fenomeno: per i migranti abbiamo speso al massimo 5 miliardi l’anno, mentre la spesa pubblica dello Stato è di 950 miliardi. Poverelli, il problema di chi ha redditi bassi non è l’immigrazione ma il Paese che non cresce. Ma questi elettori esistono e non ci voteranno.

Insomma, un disastro. Il Pd andrà male alle elezioni, Letta sembra rassegnato.

Ricordiamoci che anche nel 2018 era andata male. Poi sì, i sondaggi dicono che perderemo: ma le battaglie politiche si fanno perché è giusto farle. Io faccio il possibile.

Traduzione: Anche nel 2018 il PD ha perso, ma poi ha continuato tranquillamente a stare al governo.

3 settembre 2022

Buccini ci insegna a vivere con le autosanzioni

Sul Corriere della Serxa, il noto Goffredo Buccini così moraleggia:

Sicché, c’è da scommetterci, quando tra qualche mese la crisi morderà di più, chi vorrà tenere il punto sulle sanzioni si sentirà dare magari del nemico del popolo. Si tratterà allora di restare coi nervi saldi sulla rotta europea: che non sta solo nei price cap ma nella comune postura contro il dittatore. Ricordando sempre che in questa storia c’è un carnefice e ci sono delle vittime. E che, per quanto insopportabili ci appariranno le sofferenze dell’inverno, milioni di donne e uomini, ad appena duemila chilometri da noi, staranno pagando un prezzo assai più alto.

Mi ricorda i temi della scuola. Era buona norma citare i bambini poveri, pretendendo che fossero al centro dei nostri pensieri. Bisogna dire però che allora eravamo meno selettivi: si parlava di bambini poveri in generale. Oggi Buccini e il resto dei lavoratori della penna pretendono che si pensi a quelli a duemila chilometri, caratterizzati da pelle bianca e occhi spesso azzurri. Siriani, armeni, curdi, yemeniti, tibetani, iracheni, africani di varie etnie, afghani, cingalesi, eccetera eccetera: quelli non meritano un cazzo.

P.S. L’Ucraina dista molto meno di 2000 km dall’Italia

2 settembre 2022

Ecco perché votare bisogna