Lui prova fastidio per quelli che hanno passato la vita a somatizzare e denunciare l’imbastardimento della sinistra e il suo asservimento ai “padroni”. Tutto l’articolo è un prendersela con il populismo di Conte che fa presa sui poveracci.
Nessuno potrà mai accusarmi di essere un bimbo di Conte, però mi domando: se il PD fosse un po’ meno il partito delle attempate signore di buona famiglia, con un occhio ai Tabacci e ai signori di Davos, ci sarebbe bisogno di aver paura dei voti dei poveracci?