I gusti musicali del Papa

Bergoglio tende a non parlarne e non ostenta la cosa, ma è un ascoltatore competente. A padre Antonio Spadaro, nella sua prima intervista alla Civiltà Cattolica, aveva detto: «In musica amo Mozart, ovviamente. Quell’Et Incarnatus est della sua Missa in Do è insuperabile: ti porta a Dio! Amo Mozart eseguito da Clara Haskil. Mozart mi riempie: non posso pensarlo, devo sentirlo. Beethoven mi piace ascoltarlo, ma prometeicamente. E l’interprete più prometeico per me è Furtwängler. E poi le Passioni di Bach. Il brano di Bach che amo tanto è l’Erbarme Dich, il pianto di Pietro della Passione secondo Matteo. Sublime. Poi, a un livello diverso, non intimo allo stesso modo, amo Wagner. Mi piace ascoltarlo, ma non sempre. La Tetralogia dell’Anello eseguita da Furtwängler alla Scala nel ’50 è la cosa per me migliore. Ma anche il Parsifal eseguito nel ’62 da Knappertsbusch».

(Corriere della Serxa, 11.1.2022)

Pare verosimile che si tratti di opinioni autentiche, ossia non messegli in bocca dall’astuto Spadaro. Sono coerenti con l’età di Bergoglio, essendosi certamente formate intorno agli anni ’50/’60. Il culto di Furtwängler ci aiuta a scontornare meglio la personalità dell’attuale papa. Tradisce la formazione di un reazionario, come non ho mai dubitato sia. Questo giudizio non è tanto legato ai trascorsi nazisti di Furtwängler: si tratta invece di un collegamento fra un certo tipo di gusto musicale e la posizione culturale. Anche a me piace Furtwängler, specie in Beethoven e in Wagner. Però la citazione della Tetralogia della Scala è significativa, perché nessuno la giudica l’interpretazione migliore, a causa dell’inadeguatezza di orchestra e cantanti. Si tratta quindi di fanatismo per Furtwängler, che io ho visto solo in soggetti molto conservatori e nostalgici.

2 commenti to “I gusti musicali del Papa”

  1. A me sembra più un tipo da milonga.
    Al massimo, da questo:

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