HDL e LDL

Stanotte mentre dormivo mi è venuto un crampo al muscolo tibiale. Pare sia un crampo raro. Assicuro che fa un sacco di male, e non si può contenere, come il crampo al polpaccio, alla maniera dei calciatori, ossia inarcando il piede.
I farmaci contro il colesterolo hanno effetti collaterali di questo tipo. Io ho chiesto al medico di limitarne l’assunzione, ma i medici sono fanatici quando si tratta di questo argomento: il sangue deve essere fluido come acqua di fonte.
Come dice il Times, è enorme il numero di persone che assume statine. Il tasso di colesterolo è oggetto di gare. “Quanto hai tu?” è domanda non indiscreta. Io dico: come è possibile che si richieda a un paziente di raggiungere valori che, senza farmaci, implicherebbero una dieta da fachiro? E non a qualche cardiopatico con un piede nella fossa: praticamente a tutta la popolazione sopra i 50.

Finisce che faccio a modo mio.

24 commenti to “HDL e LDL”

  1. La mia salute non è esattamente quella di un pesce, ma per fortuna non ho e non ho mai avuto particolari problemi di colesterolo. So però, per altre ragioni, cosa sia il crampo tibiale e quanto sia doloroso e incontenibile. Sono sovente vittima del “normale” crampo del polpaccio. E proprio per cercare di neutralizzarlo tendendo il muscolo ed inarcando il piede, alle volte succede che il crampo si inverta e diventi tibiale. A quel punto resta poco da fare se non alzarsi e aspettare pregando che passi.

    Quanto al colesterolo, purtroppo i suoi livelli sono relativamente indipendenti dalla dieta (io ne sono la dimostrazione vivente). Ho parenti e conoscenti magrissimi che vengono costretti dai loro medici alle statine e ai loro effetti collaterali. Personalmente, però, mantengo riguardo ad esse dei pregiudizi (facile, eh, col colesterolo basso). Perché, per quanto sento dire, non pare che siano infallibili, perché possono troppo spesso causare problemi più gravi di quelli che risolvono, perché sono ai primissimi posti dei farmaci più prescritti e perché – nonostante ciò – praticamente non sono coperte dal SSN. Insomma, a pensar male si fa peccato, ma ….

  2. non sarà l’effetto che guardi troppe partite (perlopiù noiose) degli europei agitandoti come fossi tu in campo? senza considerare che il colesterolo qualche buona funzione ce l’ha. ad ogni modo consolati: un totalip da 10 lo prendo anch’io. robetta.

  3. L’amico Enrico, che ogni tanto commenta da me, vegano tutto d’un pezzo, ha scoperto di dover correre ai ripari perché i prodotti vegani sono pieni di schifezze e si è ritrovato col colesterolo decisamente fuori misura.

  4. Partite ne guardo poche, ma frequento tanti medici.

  5. Io mangio e bevo quello che mi pare. Il mio colesterolo è 164. Mi sono appena preparato un Bloody Mary per aperitivo e stasera a cena ho tagliatelle con panna, parmigiano e petali di rosa. Poi fiori di zucca ripieni. Il vino naturalmente è un rosato. Non vi dico la mia età perché non ci credereste.

  6. Noi non ci frequentiamo abitualmente ma, essendo in effetti un mio campo di competenza, posso dirti questo: le statine sono certamente troppo prescritte – oggi un po’ meno perché ci sono farmaci nuovi più costosi da vendere, ma non sono certamente in testa alle prescrizioni inutili, almeno in Italia: al primo e secondi posto metterei certamente gli inibitori di pompa protonica – quelli che finiscono per -prazolo – che vengono dati a chiunque prenda un antiaggregante, che abbia o meno mal di stomaco; e gli antidepressivi (anche i tranquillanti, ma gli antidepressivi sono peggio), anche questi prescritti a piene mani senza necessità. A proposito del colesterolo, a parte che come dice giustamente il Topo per la maggior parte non è quello che mangiamo ma quello che viene fabbricato dal fegato, e che è la base di un sacco di cose necessarie (ormoni, cortisolo, sali biliari, in parte la parete delle cellule), c’è stata un po’ una manovra a passare dal “normale” (=valore medio nella popolazione, più o meno un paio di deviazioni standard) al “desiderabile”, tant’è che quando io studiavo il livello normale era considerato sino a 220-240, oggi si raccomanda 180 – 200. Che è un po’ come dire che è “normale” andare a cavallo a cent’anni, come faceva Amedeo Guillet: no, è desiderabile ma non è “normale”. Con la pressione si fa più o meno lo stesso, e questo perché in effetti con la pressione bassa, e con il colesterolo attorno a 180, si vive effettivamente più a lungo, e tieni presente che noi non siamo “programmati” per campare sino a cent’anni. Poi ci sarebbe da dire che 1) c’è colesterolo e colesterolo (quello “cattivo è l’LDL, quello “buono è l’HDL, conta anche il rapporto fra i due) e 2) le statine non hanno solo la funzione di abbassare la colesterolemia, ma in effetti hanno una forse più importante funzione di protezione dell’endotelio, cioè della parete interna delle arterie, tant’è che vengono prescritte talvolta anche in presenza di valori del tutto normali quando il rischio vascolare è alto per altra causa.

    Poi sì, ci sono le miopatie (=malattie dei muscoli) da statine, e sono anche piuttosto frequenti, ma non sono sicuro che i nuovi farmaci come Ezetimib o gli ancora più nuovi anticorpi monoclonali siano meglio, perché di solito i problemi iniziano a manifestarsi qualche anno dopo l’immissione in commercio. Semmai ci sono alternative più “naturali” (Omega3, riso rosso), chiedi al tuo medico.

  7. OT, una cosa che non sapevo. In questo articolo si parla delle armi USA a Israele. Lo segnalo perché non avevo idea che quello che qui da noi si chiama “sciopero bianco”, all’Estero si chiama “sciopero italiano”!

    • Io l’ho scoperto in Israele otto anni fa quando all’aeroporto siamo stati informati che non si partiva perché i piloti stavano effettuando uno sciopero italiano, ossia non si dichiaravano in sciopero, cosa che avrebbe comportato una decurtazione dello stipendio, bensì erano malati e non in condizione di poter pilotare.

      • Ora so una cosa in più, di cui posso vantarmi come italiano. Anche se tecnicamente qui i piloti avrebbero dovuto non darsi malati, che è un reato, ma disporre esasperanti controlli sulla pressione dei pneumatici, il contenuto di gas negli accendini di ogni singolo passeggero, la temperatura interna e il completo status vaccinale degli stessi, la disposizione dei pesi delle valigie nel portabagagli, la data di scadenza dei biscotti e delle bibite nel carrello delle vivande… se vuoi fare il pignolo su un aereo di linea non la finisci più.

        • Sì, ma per fare questa cosa qui bisogna lavorare! O far lavorare gli altri, ma tu devi essere lì a controllare. Io ti dico che ho un attacco folle di tachicardia con extrasistole, tu mi visiti e constati che non è vero e mi denunci o mi rispedisci al lavoro, ma se ti racconto che ho un attacco di vertigini, un malessere che non riesco a reggermi, una cefalea a grappolo che mi fa impazzire, come lo dimostri che mento?

        • Non puoi, ed infatti è per questo che è un reato; o puoi indirettamente, quando uno si dà malato e poi si fa fotografare in discoteca, ed in questo caso rischia sia il penale che il licenziamento; poi non succede certo con i piloti, e lo abbiamo visto con la finalmente defunta Alitalia (in quel caso non ha funzionato neppure con le disutili Hostess).

          Ma appunto il senso dello sciopero bianco è lavorare come da contratto, solo in modalità rompicoglioni. E devo dire che qui molti dipendenti della PA sono in grado di farlo anche senza bisogno di uno sciopero.

        • Certo che è reato, e lo è proprio per quello, ma siccome non lo puoi dimostrare, appunto per questo possono permettersi di farlo. Comunque lo “sciopero italiano” non riguarda la modalità di attuazione bensì la sostanza: ti blocco il lavoro ma tu non puoi trattenermi lo stipendio.

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