Questo orientamento reazionario assunse la forma di un
complesso di leggi economiche, sociali e politiche miranti
a conservare, e in taluni casi a restaurare, una quantità
di privilegi, di diritti e di restrizioni in gran parte
risalenti al Medio Evo, di grette sopravvivenze del passato
che da lungo tempo avevano perfino cessato di essere
pittoresche: siccome questo orientamento contrastava
apertamente con le esigenze dei tempi nuovi, era neces-
saria, per mantenerlo in vita, come avvenne, una complessa
e rovinosa struttura doganale. Ne conseguì una politica
di scoraggiamento sistematico del commercio e dell’in-
dustria; e poiché, d’altra parte, questa struttura antiquata
doveva essere difesa contro la pressione popolare, fu
creata una burocrazia dispotica, la quale ebbe il compito
di isolare la società tedesca dall’influenza contagiosa
delle idee e degli istituti liberali. L’accresciuto potere
della polizia, il rigido controllo introdotto in tutti i
campi della vita pubblica e privata provocarono una serie
di scritti di protesta, che furono rigorosamente stroncati
dalla censura governativa. Gli scrittori e i poeti tedeschi
andarono volontariamente in esilio e da Parigi o dalla
Svizzera condussero una campagna appassionata contro
il regime.
(da “Karl Marx” di Isaiah Berlin)
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