In ciò mi sono dovuto arrendere agli esempi messi sotto i mie occhi dai miei colleghi. Dapprima ero del parere che nessuno dovesse essere condotto per forza all’unità di Cristo, ma si dovesse agire solo con la parola, combattere con la discussione, convincere con la ragione, per evitare d’avere tra noi come finti cattolici coloro che avevamo già conosciuti tra noi come critici dichiarati. Questa mia opinione però dovette cedere di fronte a quella di coloro che mi contraddicevano non già a parole, ma che mi portavano le prove dei fatti. Mi si adduce-
va innanzitutto in contrario l’esempio della mia città natale (Tagaste) che, mentre prima apparteneva interamente al partito donatista, s’era poi convertita alla Chiesa cattolica per paura delle sanzioni imperiali. Adesso noi vediamo ch’essa detesta tanto la micidiale animosità della vostra setta, da sembrare non esserle mai appartenuta. Così pure era avvenuto di molte altre cittă, di cui mi si citava il nome affinché, alla luce dei fatti, mi convincessi che pure a questo proposito si poteva applicare il detto della sacra Scrittura: Porgi al saggio l’occasione e crescerà in sapienza (Prv 9,9). In realtà – lo sappiamo con certezza -innumerevoli fedeli avrebbero voluto essere cattolici già da tempo, spinti
dall’evidenza della verità, ma per paura dei loro consorti rimandavano di farlo di giorno in giorno! Moltissimi invece rimanevano legati alla
vostra setta non dalla forza della verità, nella quale non avete mai avuto fiducia, ma dal forte legame della consuetudine!
(Lettere, 93,5,17)
Se dunque vogliamo riconoscere e proclamare la verità, v’è una persecuzione ingiusta inflitta dagli empi alla Chiesa di Cristo e v’è una persecuzione giusta inflitta agli empi dalle Chiese di Cristo. Beata pertanto è questa che soffre la persecuzione a causa della giustizia; miserabili al contrario essi che subiscono la persecuzione a causa dell’ingiustizia. La Chiesa pertanto perseguita spinta dall’amore, quelli invece spinti dal furore: questa per farli ravvedere, quelli per distruggere; questa per distogliere dall’errore, quelli per precipitare nell’errore; questa infine perseguita e arresta i suoi nemici affinché regrediscano dall’errore e progrediscano nella verità; essi invece, ricambiando male per bene, poiché ci preoccupiamo per la loro vita eterna, tentano di toglierci anche quella temporale, poiché amano l’omicidio al punto di compierlo contro se stessi, allorché non possono perpetrarlo contro altri.
(Lettere, 185,2,11)