Secondo editoriale di EGDL in pochi giorni: e il secondo provvisto di ragionevolezza. Parla male delle élites, che hanno provocato la crisi attuale. Però:
1. Descrive la malattia (parla proprio di virus) ma non prende neanche in considerazione le cure, come se stesse parlando della peste nera e dell’inadeguatezza dei rimedi adottati nel medio evo.
2. Non definisce le élites che critica.
Ambedue i punti testimoniano la sostanziale limitazione della libertà di parola aperta a un collaboratore della stampa mainstream (ossia epressione delle élites). E’ un truismo, ma vale la pena di ribadirlo, perché il Pensiero Unico ama travestirsi da oratore all’angolo di Hyde Park.
La mia opinione è che la semantica sia importante. La parola élite è in breve tempo giunta a definire una cosa diversa da prima. Su un mio vecchio dizionario francese-italiano, trovo la traduzione: “fior fiore“. Oggi, invece, il significato corrente è: “gruppi di potere che agiscono in modo opaco per mantenere e accrescere situazioni di privilegio e influenzare la società globale”
Se Galli Della Loggia è d’accordo che le élites facciano ammalare il mondo, a mio parere non dovrebbe opporsi pregiudizialmente a operazioni di disinfestazione, per quanto possano apparire rozze a un raffinato come lui.
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