Ma vi pare normale tutto questo casino per un prete che muore? No, non è normale, e quindi è strumentale. Per dire: ci sono sedicenti “non credenti” che vanno di notte a rimirare la salma di un vescovo che avrebbero potuto vedere vivo ogni domenica in Duomo, e mai ne trovarono il tempo.
Io non nego che fosse più simpatico e più colto di certi suoi successori. Vorrei fare però presente che sempre di prete si trattava, anzi: di vescovo.
Perché non appaia vieto anticlericalismo, cercherò di spiegarmi con un fatto reale, avvenuto alla metà degli anni ’90.
1° atto: in una parrocchia della provincia di Milano, un bambino di circa 9 anni racconta ai genitori di essere stato molestato dal parroco. I genitori, cattolici praticanti, invece di andare dai carabinieri vanno in Arcivescovado. Raccontato il fatto, ricevono l’esortazione a tacere, e la promessa che il parroco sarà, con discrezione, rimosso
2° atto: passati mesi e mesi, i genitori si rendono conto di essere stati gabbati. Il parroco è sempre là, trionfante. I genitori si incazzano. Raccontano la cosa agli amici parrocchiani, e scoppia lo scandalo
3° atto: il prete viene immediatamente rimosso, e sparisce temporaneamente dalla circolazione
4° atto: dopo un paio d’anni, il prete riappare, come parroco nella chiesa di un comune vicino, sempre nella stessa diocesi.
Il vescovo di allora può essere stato tenuto all’oscuro del 1°atto, ma non degli altri tre.